Il Nazionalismo, come e perchè?

Detto questo, e sottolineando (come ho già fatto), la non dogmicità della terminologia etimologica, vorrei chiedervi cosa ne pensate del nazionalismo.

Personalmente sono della vecchia scuola del PCI, cioè ritengo che il nazionalismo che viene fuori quando accade qualcosa destabilizzante (vedi assassino istituzionale, colpo di stato etc) sia semplicemente l'espletazione di un bisogno borghese e ipocrita, dettato dal senso di colpa e dal rimorso.
Invece penso che un bravo cittadino debba avere un grande senso dello stato, rispetto per le istituzioni che lo rappresentano e dettano le leggi, ma anche che le fanno rispettare. Ovviamente questo con elasticità mentale.

Il magistrato venduto alla mafia o l'agente della DIGOS che picchia un compagno perché era il più vicino e desiderava sfogarsi. Non avrà il mio rispetto, ma allo stesso tempo cercherò di comprendere cosa lo ha portato a compiere quelle scelte e cosa accade a livello sociale.

Odio il nazionalismo che viene fuori solo alle partite.
Odio il nazionalismo ai funerali dei militari morti "nel far la guerra", non andando a distribuire il pane agli affamati.
Odio il nazionalismo guerrafondaio, che serve unicamente a distruggere e aiutare un economia perversa.
Odio il nazionalismo legato ad una bevanda o ad un prodotto. Sveglia amorini, viviamo in un modo globalizzato ritengo giusto questo discorso sul cibo a KM ZERO, ma sul resto...
Odio il nazionalismo che chiude la mente e non fa nemmeno uscire dal proprio paese.
Odio il nazionalismo politico.
Odio il nazionalismo culturale.
Odio il nazionalismo gastronomico. Forse è quello che odio di più, anzi si.

In conclusione, amo una certa parte dell'amor di patria e odio il contentino per l'ignoranti.

Io personalmente condivido alcune delle tue prese di posizione riguardo il nazionalismo, ma mi è piaciuta particolarmente la tua conclusione del discorso:

E son d'accordo anche su ciò che dici riguardo al rispetto delle istituzioni: rispetto si, ma bisogna pensare anche con la propria testa.
Secondo me il nazionalismo è giusto entro un certo limite, che mi sembra sia spesso superato soprattutto nel mondo globalizzato di oggi. Che non vuol dire naturalmente rinunciare alle particolarità della propria nazione/regione, ma più semplicemente rendersi conto che nn siamo i soli su questo sasso coperto d'acqua e d'erba che sfreccia attorno ad una sfera di gas incandescente (anche perchè troppo nazionalismo porta spiacevoli effetti collaterali).
Però - giustamente - non si può ridurre il nazionalismo al tifo tutti insieme per la Nazionale

Direi che ci troviamo praticamente d'accordo su tutto. Odio il nazionalismo cosi' alla cazzo e ovviamente quello estremo, che ha sempre portato e sempre portera' a ideologie pseudo-fasciste. E' giusto ovviamente amare la propria patria, di essere fieri di esseri italiani nel nostro caso, anche se guardandoci intorno ci verrebbe da piangere per come siamo ridotti e non parlo solo della politica. Mantenere la propria identita' nazionale e' essenziale secondo me, ma quando questa porta a un cieco fanatismo, come abbiamo visto in esempi recenti, bisogna moderare la retorica.