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Appuntamento con la Storia

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Alexander Reinhardt
view post Posted on 21/4/2010, 21:16 by: Alexander Reinhardt




Nella mia famiglia nessuno ha avuto un vero e proprio ruolo nella guerra. La mia unica bisnonna è del 1915, ma come tutti quelli che hanno abitato in provincia, anche di Roma, non hanno avuto una vera e propria idea del regime fascista. Al contrario, molti (come si sente sempre dire in provincia) elogiano ancora Mussolini per quello che ha fatto per i piccoli comuni, essendo questi al tempo del Regno, abbandonati e arretrati (pensate anche alla creazione di Latina).

Tuttavia, mi farebbe personalmente schifo elogiare Mussolini. Se dobbiamo dirla tutta, ogni dittatore fa qualcosa "di buono", ma qualcosa come la bonifica non nasconde lo stesso la pila di merda che il fascismo ha creato in Italia. "Beh, ma Mussolini ha bonificato!" "Beh, ma Mussolini ha invaso l'Etiopia, uccideva i suoi rivali politici (Matteotti ndr), e ha colorato l'Italia di nero con il suo "bellizimo" stato di polizia e con le camicie nere", mi piace rispondere agli ignoranti.

La festa della liberazione è una delle feste più importanti della Repubblica Italiana. Celebra la caduta del regime e quindi della dittatura e del trionfo del popolo sovrano. Ogni anno, commemora tutti quelli che sono morti per questo (libero?) paese e ricorda a tutti come, per quanto noi ci lamentiamo dei nostri piccoli problemi, dovremmo pensare agli altri almeno per un giorno e ricordare le vittime del ventennio, o almeno così dovrebbe essere il 25 Aprile.

Ritengo personalmente che la festa della liberazione ha perso il valore che aveva una volta. Non prendetemi per nostalgico, ma credo che il 25 Aprile del, che so, 1956, è stato sicuramente più significativo del 25 Aprile, facciamo stavolta, del 1998.

Come mai? Oltre ovviamente al fatto che sono passati ormai quasi settant'anni, e che le generazioni sono cambiate così come il loro pensiero, c'è anche da far notare che alcuni cazzari in giacca e cravatta che regnano su di noi mostrano liberamente il loro "dispiacere" per la caduta del fascismo, e preferiscono spendere il 25 Aprile a "tagliare il prato". Questo comportamento non è ovviamente di buon esempio, anzi, permette anche ad alcuni di pensare che il fascismo non era poi così male.

Quindi, per farla breve, sono d'accordo: il 25 aprile ha perso i valori di un tempo, e credo dovrebbe ristabilirsi come una festa di liberazione dalle truppe nazifasciste, e non solo perchè un foglio di carta dice così, ma perchè dovremmo ricordarci dei partigiani e dei "mangiabambini" (come li chiama Mr.B) che sono morti per noi.
 
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4 replies since 21/4/2010, 20:15   67 views
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