| Care amiche e cari amici, Care compagne e cari compagni, la nostra giovane Repubblica si sta avvicinando ancora una volta, con vivo entusiasmo, alle elezioni, il più grande strumento di democrazia che le menti illuminate della Storia dell’Umanità hanno lasciato ai popoli. E’ compito di ognuno di noi fare sì che questo grande dono non venga sprecato, ed è compito della classe politica e dirigente fare sì che questo dono possa portare il maggior numero di benefici alla società, senza distinzione di età, sesso e religione. Da due anni il Partito Socialista St.Charliano sostiene a gran voce in ogni sede istituzionale questo pilastro della nostra Costituzione, rispondendo alle richieste di una popolazione sempre più numerosa e sempre meno rispettata. Popolo di St.Charlie, ora è il vostro turno. La nostra forza è il vostro sostegno, un sostegno partecipativo, un sostegno finalmente reale per combattere contro la distanza tra società e politica che il governo ha saputo così ben affermare in poco tempo. Non mi è mai piaciuto essere retorico, ma in questo governo di nani e ballerine è necessario portare un cambiamento, valorizzando le vostre proposte. Valorizzando soprattutto le vostre voci, consentendo, attraverso l'attivazione dell'Università che intendiamo applicare, la partecipazione politica attiva nelle istituzioni più importanti di St.Charlie. Difatti vogliamo creare un percorso di formazione culturale, intellettuale, storica e politica per consentire ad ogni cittadino di avere uguali strumenti ed uguali possibilità di accedere a cariche pubbliche di rilievo. Inoltre crediamo che la gestione, a livello politico, della nostra linea estera, sia stata comica, soprattutto per quanto riguarda la crisi con Atlantis, dove l'esecutivo non è riuscito nemmeno ad avere, nel suo insieme, una linea politica chiara. E' stata debole per scacciare Robert Lethler , lasciando che il compagno De Armis, all'epoca Direttore dell'Osservatore, fosse costretto alle dimissioni e al ludibrio della comunità intermicronazionale. Poi, nonostante sia abitudine, nelle micronazioni, che il leader rappresenti esternamente gli interessi generali, pensiamo che questo non favorisca la crescita di altri elementi del governo che potrebbero essere "fatti crescere". Poniamo come esempio il fatto che non sappiamo assolutamente nulla delle iniziative dell'OAM, nonostante il nostro attuale Primo Ministro ricopra una carica di non poca importanza.
Oltre questo vogliamo potenziare e responsabilizzare l'ente che si occupa delle traduzioni ufficiali della nostra micronazione, per poter tradurre sempre e in diretta ogni atto, legge e uscita del governo. Senza contare la nostra intenzione di promuovere in maniera propositiva, l'Osservatore di St.Charlie in modo che diventi la voce di ogni cittadino soprattutto tra coloro che non conoscono la nostra Repubblica.
Mi sembra ovvio, ma voglio sottolineare che m'impegno personalmente, come ho già fatto, a terminare in maniera egregia, il nostro codice penale e civile.
Vi ringrazio per il tempo che mi avete dedicato,
Nicolò Alvisi
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