Appena tornato da una straziante seduta di lavoro a Puntarossa (ma a chi la do a bere..) non ho potuto non notare un interessante topic pubblicato
sul forum della Repubblica Democratica di Vitla. Le relazioni tra Vetlani e St.Charliani sono sempre state varie, ma piacevoli: personaggi con un certo spirito politico ed una buona mentalità (almeno secondo me, senza distinzione di ideologia), hanno sempre dimostrato di conoscere la politica attraverso un forum, che col tempo ha assunto il ruolo di "casa", un pò come il nostro, anche se noi abbiamo un pò più di rapporti "offline", almeno credo, poi magari mi sbaglio.
Okay, andatevi a leggere il link ora.
Il post mi ha colpito perchè per quanto possa sembrare una soluzione drastica per una micronazione principalmente virtuale e sprovvista di un territorio, e perchè mettiamo sempre in gioco la creazione di uno stato che si autodefinisce indipendente e che cerca di darsi "un senso", la trovo una cosa veramente bella, ma allo stesso tempo un pò allarmante. Maggiormente una bella cosa però, perchè mostra come un cittadino micronazionale sia attaccato a quello che sostiene, una semplice micronazione, secondo gli occhi di molti, ma anche la formazione di un circolo culturale, quindi dare un "senso" ad una simulazione politica rendendo il tutto molto più interessante e socialmente utile. Alla fine, quello che abbiamo coltivato noi col tempo: siamo una simulazione politica territoriale, ma alla fine siamo più una comunità, diciamocelo.
Ma ora, come mai "allarmante"? Perchè, da cittadino italiano, vuol dire anche che la situazione politica e sociale del nostro paese ha raggiunto un livello così terribile, che la gente trova conforto in "altri paesi", che lo fanno partecipare, lo mettono al centro. Certo, una micronazione è nettamente più piccola di un paese europeo, ma se pensiamo all'idealismo degli ultimi decenni, e di come stiamo messi ora, ritornano i calcoli.
Vi prego di dire la vostra opinione a riguardo e di leggere l'intero topic. Ora scusate, ma vado ad apparecchiare.
